Gli
orologi americani prodotti in gran serie ( Ansonia, Seth
Thomas, Gilbert e altri) erano realizzati secondo criteri
impostati al massimo dell'ottimizzazione dei costi e quindi inevitabilmente
di qualità non eccelsa; peraltro si sono dimostrati essere
quasi sempre affidabili misuratori del tempo
Essi sono stati sempre famosi per funzionare anche nelle condizioni
di usura più estreme quando qualunque altro orologio, nelle
stesse condizioni, si sarebbe inesorabilmente fermato sollecitando
interventi di ripristino.
Ciò era anche dovuto al sovraddimensionamento della
molla di carica che garantiva così tanta energia
a disposizione del treno degli ingranaggi che essi si muovevano
anche quando gli attriti superavano i limiti normalmente accettabili.
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La
controindicazione di tanta forza è la
maggiore propensione all'usura delle parti in sfregamento e non
è inconsueto trovare negli orologi americani fori di pivot
che hanno un diametro doppio di quello originale o pivot stessi
che hanno ridotto il loro diametro, in corrispondenza del foro
dove si muovono , di anche più della metà.
Nel semplicissimo "solo tempo" americano
capitatomi fra le mani il pivot dell'asse di una ruota era usurato
tanto da essere così sottile, sottile, sottile che temevo
di romperlo al solo guardarlo.
Non esistevano alternative. Se volevo veder funzionare nuovamente
l'orologio dovevo sostituire quel pivot con uno nuovo.
Per
il mio Shaublin 70 non possiedo la lunetta fissa
con la quale avrei potuto forare esattamente in centro l'albero
.
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lunetta
fissa
(foto dal catalogo Shaublin)
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Il foro ottenuto è invece risultato essere impercettibilmente
fuori centro ed il pivot inserito faceva ovviamente girare la
ruota in modo eccentrico.
Era quindi essenziale tornire il pivot per ricreare le condizioni
per un corretto funzionamento.
Già ! ma con una estremità dell'asse bloccato nella
pinza del tornio, l'asse stesso sporgeva così tanto da
rendere impossibile qualunque tipo di lavorazione. L'attrezzo
indicato per le necessità del caso è giust'appunto
la lunetta che come ho già detto io non possiedo.
Pensando a come risolvere il problema mi è venuta in mente
una soluzione che ho trovato funzionale.
Ho creato un supporto che sostenesse durante la tornitura
la spinta trasversale dell'utensile consentendomi così
di portare a misura e perfettamente concentrico al suo asse il
pivot.
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figura
1)
facendo girare la "punta a centro" in una pinza
, segno il centro del supporto facendo avanzare
la contropunta.
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figura
2)
con una punta dello stesso diametro dell'asse e con la tecnica
precedente creo nel supporto un foro lungo una
decina di millimetri.
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figura
3)
tenendo sempre bloccato nel mandrino il supporto
per non perdere il corretto allineamento, con una lima ed
in corrispondenza dell'estremità dove è stato
praticato il foro ne asporto sul diametro una metà
per una lunghezza leggermente superiore a quella del foro.
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figura
4)
fissato nuovamente il mandrino nella contropunta del tornio
, avanzo il suo canotto finché il supporto
abbraccia tutta la lunghezza disponibile dell'asse della
ruota e posso quindi tornire con tranquillità il
pivot.
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figura
5)
il pivot tornito a misura, finalmente concentrico al suo asse
e lucidato. |
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Fra l'altro!
Si osservi come il movimento cui appartiene la ruota al cui asse
è stato sostituito il pivot, sia fissato storto
nella sua cassa.
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Come si vede dalla foto, se l'orologio fosse montato dritto, la
lunga sospensione ed il suo pendolo andrebbero a scontrare con
il quadrato di carica.
Per ovviare all'inconveniente il costruttore è stato costretto
ad inclinare tutto il movimento da una parte e contestualmente
a piegare la forchetta di un angolo eguale.
Per chi si ricorda la regola del fiammifero,
una riprova che il movimento può non essere dritto,
ma,affinchè l'orologio sia in battura,
è imperativo sia corretta la posizione del pendolo rispetto
alla sua ancoretta
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La prossima volta parliamo del treno della
suoneria |