Per
effetto del cambio della temperatura, quasi tutti i materiali
sono soggetti a dilatazioni .
In genere un aumento della temperatura comporta un aumento delle
dimensioni lineari di un oggetto ed il pendolo, purtroppo,
non è esente da questo fenomeno.
Ne
deriva che, con la variata la lunghezza del pendolo, si modifica
anche il suo periodo ed il nostro orologio non sarà
più preciso!
E' quindi essenziale la scelta dei materiali con i quali viene
costruito il pendolo per cercare di minimizzare questo errore.
Peraltro, per quanto oculata possa essere la nostra scelta , per
cercare arginare gli effetti della dilatazione dei materiali è
importante provvedere il pendolo di un sistema che tenti di compensare
detti effetti.
Il primo tentativo venne fatto dal solito John Harrison
che sostituì l'asta del pendolo con una serie di
aste fatte di diverso materiale e quindi con diversi coefficienti
di dilazione .
L'asta di mezzo delle nove ed alternativamente le
altre sono fatte di acciaio . Le rimanenti altre
(quelle gialle) sono fatte di ottone.
Come
si può osservare dal disegno, le aste di acciaio
dilatandosi per l'effetto di un aumento di temperatura tendono
ad allungarsi verso il basso , al contrario di quelle
di ottone che lo faranno verso l'alto. Parte delle
aste sono libere di scorrere nelle barrette orizzontali
Conoscendo i coefficienti di dilatazione di entrambi i materiali
si possono dimensionare le varie lunghezze delle aste in
modo tale che le dilatazioni delle aste di acciaio e quelle
di ottone si compensino vicendevolmente mantenendo
il baricentro del pendolo alla stessa altezza.
Da notare che la moltitudine degli orologi prodotti in grande
serie, hanno questo tipo di
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Gridiron
di J. Harrison
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pendolo ; peraltro, esso, non rispettando nella costruzione il
corretto principio di funzionamento , ha una valenza puramente
estetica.
Anche se corretta nel principio questa compensazione fu scarsamente
usata a causadella sua propensione ad aumentare l'errore barometrico
( di cui parleremo più avanti)
Un'altro
sistema di compensazione termometrica fu inventata da George
Graham, nel primo quarto del diciottesimo secolo.
Graham, eminente orologiaio che creò anche lo scappamento
ad ancora , utilizzò il mercurio.
Nei suoi regolatori sostituì la lente con un contenitore
di vetro con dentro del mercurio. l'idea, anche se nella realizzazione
pratica è alquanto complessa a causa dei dimensionamenti,
è piuttosto semplice. Dato che il vetro per effetto del
calore si espande in quantità minore rispetto al mercurio,
quest'ultimo si dilaterà verso l'alto controbilanciando
l'allungamento verso il basso dell'asta del pendolo.
Il limite di questa compensazione? La grande massa di mercurio
contenuto nel vetro risente della variazione di temperatura molto
più lentamente rispetto alla sottile barra di acciaio di
cui è costituita l'asta del pendolo
Con
la scoperta di nuove leghe di metallo, per l'asta del pendolo
viene utilizzato un metallo chiamato invar (contrazione
della parola invariabile). Esso ha un coefficiente di espansione
bassissimo ( e talvolta negativo, ovvero con l'aumentare della
temperatura esso si contrae) e quindi l'utilizzo in orologeria
è parso subito naturale.
Ma nulla è perfetto ed anche l'utilizzo di questo materiale
comporta dei limiti in quanto si è scoperto che l'invar,
con l'andare del tempo, perde le sue caratteristiche e
quindi diventa inefficace per la nostra bisogna.
Abbiamo detto che l'invar ha un coefficiente di espansione bassissimo
... il che non vuol dire nullo, per cui,per contrastare la sua
dilatazione viene utilizzato un cilindro di compensazione di
ottone che è interessante saper dimensionare.
Per
saperne come, cliccate qua.
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