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Siamo
così abituati a vedere sfrecciare in pista e lungo le strade
corridori con i pattini ai piedi che probabilmente pensiamo che
questi mezzi di locomozione esistano da sempre. Invece no! L'idea
l'ha avuta nel 1768 Joseph Merlin, che e stato anche l'inventore
del celebrato "Merlin Band Clock" del quale ho costruito una copia.
Orologio
dal design decisamente originale è stato classificato,
anche se non propriamente tale, come uno scheletrato sia da Fedric
Jagger nel suo "I più grandi orologi del mondo",
sia da Royer-Collard nel suo "Orologi scheletrati".
Il principale ostacolo nella riproduzione di quest'orologio risiede
nella difficoltà di trasferire in disegni (data la molteciplità
dei piani di costruzione che s'intersecano l'un l'altro) i meccanismi
che lo compongono.
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vista
posteriore
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Soltanto ultimamente, con l'ausilio di fotografie con le quali
poter indagare la correlazione fra i singoli componenti, è
stato possibile eseguire qualche copia; non mi risulta, peraltro,
che oltre alla mia ne esistano altre in Italia.
L'orologio ha quasi l'aspetto di un mappamondo per la presenza
di un anello "equatoriale" e di altri due anelli (dai quali prende
il nome: Band Clock) sui quali sono indicati le ore ed i minuti.La
durata di carica dell'orologio e quella classica di otto giorni
con la corda che si svolge dal conoide per equilibrare la forza
della molla.
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quadrante
laterale
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Anche
se nelle ambizioni di questo orologio non c'è quella di
essere un regolatore, non è stata trascurata la presenza
del congegno che consente al meccanismo di funzionare anche durante
la carica.
Altra
caratteristica decisamente inconsueta e la riduzione di potenza
che è affidata all'ingranamento fra ruota dentata e
vite senza fine. Non sfugga a tal proposito la teorica improponibilità
di una simile riduzione in quanto l'energia viene trasmessa dalla
ruota alla vite senza fine (avendo a disposizione un simile rapporto
di riduzione ognuno potrà verificare come sia impossibile
fare girare una vite senza fine conferendo energia alla ruota:
la trasmissione avviene sempre al contrario).
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vista
dal davanti
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Coassiale alla vite senza fine è montata la ruota
dello scappamento, che conta 60 denti: su di essa e fissato un
anello che a sua volta riporta la scala dei secondi.
Lo scappamento è innovativo essendo del tipo a verga
a riposo: non mi risulta che si sia visto su altri orologi.
Come ho già detto, l'indicazione delle ore e dei minuti
è fatta su due anelli e la loro lettura si effettua attraverso
una doppia finestrella fissata sull'anello "equatoriale".
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Indescrivibile,
ma semplicemente delizioso, il modo con cui l'anello dei minuti
muove l'anello delle ore; questo movimento, onde evitare confusione
nella lettura, deve registrarsi nel giro di pochi minuti allo
scadere dell'ora.
Su
un fianco della struttura è sistemato il calendario;
simmetrico ad esso prende posto un normale quadrante delle
ore e dei minuti con relative lancette (probabilmente Merlin
avrà pensato che se qualcuno trova difficoltoso leggere
le ore sugli anelli, può ricorrere a questa indicazione
più convenzionale).
Anche la chiave di carica ha la caratteristica di poter
svolgere la sua funzione solo se la si gira dalla parte giusta;
diversamente gira a vuoto.
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L'orologio tiene il tempo in modo sicuramente soddisfacente -
ha uno scarto di un paio di minuti la settimana - soprattutto
se si tiene conto che per il pendolo non è stata prevista
nessuna compensazione, né per l'errore termometrico
né per l'errore circolare, che è abbastanza vistoso
in considerazione del fatto che con uno scappamento a verga l'angolo
di oscillazione e abbastanza alto.
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